L’Avvento ci ricorda che Dio rivela se stesso
All’Avvento, alla Quaresima ed anche a Capodanno, molte persone decidono di fare qualcosa per la propria conversione. La conversione pianificata, o meglio ancora, i tentativi pianificati di conversione, sono segni della nostra apertura, ma la vera conversione più spesso è il risultato di Dio che ci sorprende, interrompendo i nostri piani – a volte in un modo molto brusco. L’Avvento ci ricorda che Dio rivela se stesso e il suo piano attraverso le sorprese e in mezzo agli imprevisti. È proprio l’elemento di sorpresa che può cambiare le nostre vite se avessimo occhi per vedere.
Viviamo in un mondo in cui molti, religiosi inclusi, guardano dall’alto in basso alcuni altri. Quali conclusioni e giudizi dareste se vedeste una giovane ragazza non sposata incinta e il suo fidanzato? Vi sarebbe mai venuto in mente che faceva parte del piano di Dio per l’intero genere umano? La nostra fede si basa saldamente sul fatto che una gravidanza non pianificata ha salvato il mondo, e questo è stato fatto da Dio. Gli ebrei guardavano fra di loro a tutte le persone ovvie, attraverso le quali Dio avrebbe dovuto agire, ma Dio scelse di agire tramite Ciro il Persiano. David era così improbabile che fosse un candidato scelto da Dio che fu lasciato fuori nel campo. In quella che normalmente sarebbe una genealogia basata sui maschi, Matteo include quattro donne; avrebbe potuto includere le grandi matriarche di Israele, ma invece ha scelto non israelite, tutte collegate a scandali sessuali. Dio ha abbracciato tutti i tipi di persone e situazioni per portare avanti il suo piano. Gesù banchettò con i peccatori pubblici, e lui stesso fu condannato come fuorilegge.
Nel vangelo di Mt 1, 18-24, Giuseppe ci ricorda che la fede non è qualcosa che ci rinchiude in una visione ristretta del mondo o di Dio, ma è per coloro che hanno il coraggio di sognare e di seguire i sogni. Dio è sempre più grande dei limiti che poniamo nelle nostre menti e nei nostri cuori.
Durante quest’anno, segnato dal Covid, ci sono stati molti colpi di scena improvvisi – nella vita di tutte le persone in tutto il mondo. Come San Giuseppe, siamo chiamati a vedere i capricci della vita come opportunità. E le opportunità sono come le albe: se aspetti troppo a lungo a vederle, ti mancano.
Giuseppe ci ricorda anche che non sono le circostanze che determinano o producono felicità. La mia felicità è una scelta che faccio io per me stesso. Anche se potete renderlo più facile o più difficile per me, io solo sono responsabile.
In un’epoca di cinismo, scetticismo e negatività, sarebbe facile cedere alla durezza del cuore e al torpore spirituale. Dobbiamo rivestirci della mente di Cristo. Oggi non tornerà mai più. Decidiamo di essere una benedizione, di incoraggiare qualcuno, di dimostrare che ci prendiamo cura l’uno dell’altro. Lascia che le nostre parole guariscano e non feriscano. Quando apriamo le nostre menti e i nostri cuori, Dio prende carne in noi e la vita diventa di più.
Fra Patrick McSherry, OFM Cap, Archivista, Curia Generale